Valle d'Aosta

Cervino

Il Cervino, con i suoi 4478 metri di altitudine è la terza vetta italiana. Si trova nelle Alpi occidentali, le Alpi Pennine, a confine tra Italia e Svizzera. A ovest si trova il Monte Rosa, sud-oves il Mischabel e a est il Grand Combin. Il Cervino è noto per la sua forma piramidale, dovuta principalmente a fenomeni di ersione. Sul Cervino si trova il comprensorio sciistico del Matterhorn Ski Paradise ed il Ghiacciaio del Plateau Rosà.

Il monte cervino ha 4 pareti principali che seguono i punti cardinali, la parete sud verso Breuil-Cervinia, la parete nord verso Zermatt, la parete est verso il ghiacciaio del Gorner e la parete ovest verso Dent d’Hérens.

La vetta del cervini è costituita da due cime, collegate da una sottile cresta, la cima italiana è leggermente più bassa dell’altra, la cima svizzera, i nomi delle due cime sono dovuti principalmente alle vie di collegamento, la via normale italiana arrivava alla cima più bassa, la via svizzera invece, a quella più alta.

Geologicamente parlando, il Cervino è composto nella sua parte inferiore da gabbro, una roccia magmatica intrusiva costituita da vari minerali, con una alta concentrazioni di pirosseno e plagioclasio, la parte centrale invece da ortogneiss, roccia metamorfica creata dalla collisione tra le placche provenienti da Africa e Europa (la stessa collisione che ha generato le Alpi).

Comprensorio Sciistico

Il comprensorio sciistico Breuil-Cervinia, si trova a 2000 mt di quota e comprende il Ghiacciaio Plateau Rosà, a 3480 mt. Oltre 150 km di piste con collegamento a Zermatt (per un totale complessivo di 350km), la pista del Ventina, 12 km, scuole di sci, sci estivo e molto altro!

Alla conquista della vetta del Cervino

Data la sua particolare forma, la vetta del Cervino è stata considerata per molti secoli irraggiungibile, sin dai primi anni del 1800 molti alpinisti tentarono la scalata alla cima, senza mai riuscirci. I primi veri tentativi di raggiungere la vetta furono quelli dell’abate Amé Gorrett e delle guide di Valtournenche Jean-Antoine Carrel, Vitctor Carrel, Jean-Jacques Carrel e Gabriel Maquignaz, tra il 1858 e il 1859, tentarono la scalata dal versante italiano, raggiundo l’altezza massima di 3850 mt.

Nel 1860 si registrarono altri due tentativi di scalata, quello di tre alpinisti inglesi Alfred, Charles e Sandbach Parker, che tentaronoi la scalata, senza l’ausilio di guide, dal versante Zermatt, arrivando alla quota di 3500 mt e quello di Hakwins e Tyndall, con le guide Jean-Jacques Carrel e J.J. Bennen, dal versante italiano, giungendo a 3900 mt.

L’anno successivo vennero documentati altri tre tentativi :

  • Luglio 1861 nuovamente gli alpinisti Alfred, Charles e Sandbach Parker, che giunsero a quota 3570 mt
  • il 29 Agosto, gli alpinisti Jean-Antoine e Jean-Jacques Carrell che giunsero oltre i 4000 mt tentando la scalata dalla Cresta del Gallo, sul versante italiano
  • il 29 e 30 Agosto il primo tentativo dell’alpinista Edward Whymper, accompagnato da una guida attraverso il versante italiano, seguendo quella che poi sarebbe diventata a tutti gli effetti la via normale italiana, arrivo a 3850 mt.

Nel 1862, in Gennaio, l’alpinista T.S. Kennedy, procedendo lungo il versante svizzero, giuse a quota 3300 mt.

Sempre nel 1862, in estate, torna sul Cervino Edward Whymper con altri 5 tentativi di scalata, tutti nel mesedi Luglio, nei primi due fu accompagnato da alcune guide e un altro alpinista R.J.S. Macdonald, altri due solo con l’ausilio delle guide e l’ultimo in solitaria. In tutti e cinque i tentativi venne seguito il percorso del versante italiano e la quota massima raggiunta fu di 4100 mt durante il quinto tentativo di scalata.

Whymper tornò sul Cervino anche l’anno successivo, nel 1863, per un solo tentativo, affiancato da Luc Meynet e Jean-Ant Carrell, giungendo a 4050 mt. Nel 1864 Whymper, dopo alcuni studi geomorfologici della montagna, giunse alla conclusione che il versante svizzero fosse il migliore per la scalata, insieme alle guide Christian Almer, Franz Biener e Michel Croz e al portatore Luc Meynet partì per una nuova scalata il 21 Giugno 1864, ma si fermarono solo a 3300 mt a causa di alcune frane.

Nel 1895 partirono due spedizioni, una l’11 Luglio, organizzata dal Club Alpino Italiano, con César e Jea Carrel, Jean-Joseph Maquignaz ed una quarta guida, seguendoi la via italiana, l’altra il 13 Luglio, con Whymper, Lord Francis Douglas, D. Hadow, il reverendo Charles Hudson e tre guide, Taugwalder padre e figlio e Michel Croz, i 7 esploratori formarono una cordata unica seguendo la via normale svizzera e dopo una notte all’aperto, alle 13.40 del giorno successivo, il 14 Luglio, conquistarono la vetta del Cervino. La squadra italiana poche centinaia di metri più in basso, decise di abbandonare la spedizione. Lungo la discesa, il gruppo guidato da Whymper ebbe un terribile incidente, i 7 scalatori scendevano in cordata unica quando Hadow scivolò causando la caduta di Croz, i due proseguirono la caduta trascinando con sé anche Hudson e Douglas, la corda che legava Douglas e Taugwalder padre si spezzò e i quattro precipitarono per oltre 1000 metri verso il ghiacciaio del Matterhorn. I corpi di Hudson, Croz e Hadow vennero recuperati il 19 Luglio, mentre non venne mai ritrovato quello di Lord Duglas.

La prima scalata italiana alla vetta avvenne nello stesso anno, Jean-Antoine Carrell – che faceva parte dell’altra spedizione italiana dell’11 Luglio – ancora ignaro dell’incidente durante il quale persero la vita i quattro alpinisti, il 16 Luglio decise di ripartire verso la vetta, affiancato da Jean-Baptiste Bich, l’abate Gorret e Jean-Augustin Meynet, raggiunsero la vetta il 17 Luglio percorrendo la via normale italiana.

Vie Alpinistiche

Ancora oggi la vetta del Cervino rappresenta una conquista incredibile ma è riservata esclusivamente agli alpinisti esperti. E’ possibile raggiungerla seguendo le due vie normali, quella italiana e quella svizzera, la prima parte da Cervinia e prosegue lungo la Cresta del Leone, la seconda parte da Zermatt e prosegue attraverso la Cresta dell’Hörnli.

Rifugi

Sulla via per la vetta del Cervino, per favorire le scalate o più semplicemente l’escursionismo di alta montagna, si trovano alcuni rifugi :

RIFUGIO DUCA DEGLI ABRIZZI ALL’ORIONDE, a 2802 mt lungo la via normale italiana

SCHÖNBEIELHÜTTE, a 2694 mt di altitudine, bivacco di emergenza lungo la via normale svizzera

HÖRNLIHÜTTE, a 3260 mt, lungo la via normale svizzera

BIVACCO ORESTE BOSSI, a 3345 mt di altitudine, ai piedi della Cresta di Furggen

RIFUGIO JEAN-ANTOINE CARREL, 3830 mt, lungo la via normale italiana

SOILVAYHÜTTE, a 4003 mt di altitudine, bivacco di emergenza lungo la via normale svizzera.

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