
Champorcher
Il comprensorio sciistico della Valle di Champorcher, che fa parte del Monterosa Ski, offre oltre 21 Km di piste e raggiunge sulla vetta di Cimetta Rossa la quota massima di 2.500 metri. Da Cimetta Rossa si possono ammirare l’imponenza del monte Cervino, la maestosità del monte Rosa e le ambite vette alpine di Champorcher: la Rosa dei Banchi e il Mont Glacier.
Alcuni territori della Valle di Champorcher fanno parte del Parco Naturale del Mont Avic che si estende per 5.747 ettari. Nel parco sorge la più estesa foresta di pini uncinati della Valle d’Aosta. Da Champorcher si snodano sentieri escursionistici verso i laghi, i colli, e le foreste del parco, dove vivono numerosi esemplari di flora e fauna alpina, anche delle specie più rare.
La Valle di Champorcher è percorsa interamente dal torrente Ayasse, che sorge dal lago alpino del Miserin situato a 2.580 m di quota, e si getta dopo 23 Km nella Dora Baltea. in alcuni tratti, profonde gole che, scavando la roccia, formano cascate spettacolari. Per gli amanti della pesca, il torrente Ayasse è anche una riserva di pesca alla trota.
Da Champorcher parte anche l’Alta via della Valle d’Aosta n. 2, l’alta via naturalistica che arriva fino a Courmayeur, che attraversa nel suo primo tratto il Parco Regionale del Mont Avic e il Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Splendida la conca di Dondena, attraversata dalla “strada reale”. Dondena fu infatti meta prediletta di re Vittorio Emanuele II di Savoia, che qui fece costruire alcune residenze di caccia, tanto che tutta la zona si trasformò in riserva reale. Un’incisione nella roccia, in località Echelly, ricorda l’opera di costruzione di questa strada.
In inverno la valle è ambita meta sciistica, grazie alle importanti piste del comprensorio.
Curiosità: il nome della località deriverebbe da Porcier in francese, San Porzio in italiano, che scampò al massacro della Legione Tebea e si recò in valle dove iniziò a predicare, pertanto il nome Champorcher deriverebbe da Campo di Porcier.
Chicca: la pista del bosco: per i più veloci e preparati che volessero provare la pista dove molte nazionali si preparano per la Coppa del Mondo -molto impegnativa!
Da non perdere: se siete alla ricerca di un panorama strepitoso provate la seggiovia Cimetta Rossa Express che vi porterà a quota 2.500 sulla pista 13, da qui potrete ammirare il Monte Cervino, il Monte Rosa, la conca di Dondena, i ghiacciai de la Rosa dei Bianchi e del Mont Glacier. E dopo aver goduto del panorama, buttatevi giù per questo tracciato, arduo ed adrenalinico!
Sci di fondo: da non perdere per gli amanti del fondo il tracciato di mezzacosta della Cimetta Rossa, facile e panoramico.
Il centro abitato di Champorcher sorge a 1427 metri di altitudine ed è il villaggio che attribuisce il nome alla vallata.
Sulle rovine del castello dei signori feudali, che fu distrutto nel 1212, verso il 1400, fu costruita la chiesa di San Nicola, all’interno della quale si trovano preziosi altari in legno riccamente decorati in oro. Intorno il piccolo centro storico medievale è rimasto pressocchè invariato. Vicino alla chiesa vi è un piccolo belvedere panoramico sulle cascate che il torrente Ayasse forma gettandosi nell’orrido sottostante.
Nel secolo scorso la valle fu meta prediletta del re Vittorio Emanuele II, che a Dondena possedeva la riserva reale di caccia.
Da fare:
A Champorcher è possibile assistere alla lavorazione del tessuto di canapa eseguita a mano mediante un telaio di legno; lenzuola, asciugamani, tovaglie, borse, rifiniti con delicati ricami e orli fatti a mano a cura della Cooperativa ”Lou Dzeut”. Nelle immediate vicinanze della Cooperativa si trova anche l’Ecomuseo della canapa, situato all‘interno di un antico fabbricato nel centro del villaggio di Chardonney.
Tipico di questa località è il pane di segale, confezionato anche in versione arricchita con castagne, cumino e frutta secca, che viene cotto una volta all’anno, il primo sabato di agosto, nei forni comunitari delle borgate. Consumato fresco ha una fragranza deliziosa, viene poi conservato su apposite rastrelliere in legno dette “ratelë” anche per numerosi mesi. Una volta essiccato il pane è spezzato con un caratteristico attrezzo chiamato “Copapan”.
Sul Lago Miserin si trova il Santuario di Notre-Dame des Neiges, luogo di pellegrinaggio: il santuario, infatti, è un antico oratorio divenuto celebre grazie a miracoli avvenuti nel 1630.