Valle d'Aosta

Castello di Fenis Aosta

Un salto nel medioevo! Il castello di Fénis in Valle d’Aosta è uno dei castelli medievali meglio conservati in Italia.

Il castello di Fenis è stato costruito sulla cima di una collina circondata da splendidi prati, diversamente dagli altri castelli che sorgono sulle cime di monti a difesa e controllo del territorio: questo ha fatto pensare ad un uso più amministrativo e meno militare del forte. Anche questo castello apparteneva alla famiglia Challant. L’architettura molto scenografica, con doppia cinta muraria merlata e splendide torri, rende il castello una visita turistica ambita e fondamentale.

La pianta del castello è pentagonale, con una cinta muraria merlata e torrette circolari, collegate tra loro da un cammino di ronda.

Il Cortile

Particolarissimo è il piccolo cortile di forma quadrangolare realizzato da Bonifacio I tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo. Al centro del cortile si trova un caratteristico scalone semicircolare in pietra, sulla cui sommità svetta un affresco raffigurante San Giorgio che uccide il drago, realizzato intorno al 1415 e attribuito alla bottega di Giacomo Jaquerio. Il tema di San Giorgio e il drago era molto diffuso al tempo in Valle d’Aosta, in quanto era considerato un’incarnazione dell’ideale cavalleresco. Intorno al cortile corre una doppia balconata in legno.

Sull’affresco è riportato il monogramma BMS, facente riferimento al committente di tale opera, Bonifacium Marexallus Sabaudiae. Le pareti del cortile sono affrescate con decorazioni in stile gotico internazionale. Su tre lati il cortile è circondato da una doppia balconata in legno posta proprio in corrispondenza dei piani superiori, le pareti delle balconate sono decorate da saggi che reggono pergamene dove sono riportati proverbi e massime redatti in francese antico, originariamente ogni saggio era identificato con il nome del personaggio che raffigurava, uno di questi era un uomo in costume arabo, probabilmente per celebrare la partecipazione del conte di Challant ad una crociata. La parete che si trova di fronte al grande affresco di San Giorgio e il Drago venne decorata nella seconda metà del 1400, su commissione di Bonifacio II di Challant, dal pittore Giacomino da Ivrea, e rappresenta i Santi Uberto, Bernardo, Apollonia e Ambrogio, un Santo Vescovo probabilmente identificato con San Teodulo, una scena dell’Annunciazione e motivi floreali. Al di sotto degli affreschi si erge imponente una statua di San Cristoforo, protettore dei viaggiatori, probabilmente posta in quel luogo come segno di buon auspicio per gli ospiti che lasciavano il castello.

Gli interni

Dal cortile si entra al pian terreno, dove si trova una grande stanza di forma rettangolare, la “Grande Salle Basse” o “Sala d’Armi”, questa stanza era un tempo dotata di un trabocchetto per i condannati a morte, una sorta di pozzo con le pareti completamente rivestite di lame, da notare il grande camino in pietra, facente parte dell’arredo originale del castello. Da questa sala si prosegue verso la “Chambre Basse” e verso la cucina. Sul lato sud si trovavano invece il pozzo e la cisterna per l’acqua piovana, i locali di servizio e la legnaia.
Al primo piano si trovavano invece gli alloggi dei signori del castello, le stanze private, le stanze di rappresentanza e duna cappella. Sul lato nord si trova quella che con molta probabilità era una seconda cucina, a fianco la camera da letto padronale la “Chambre Blanche”, su una delle pareti si trova un grande camino sormontato da un dipinto raffigurante lo stella della famiglia Challant. Sul lato sud invece si trovano la “Chambre des Tolles” e “Cabinet de la Chambre de Tolles”, sul lato sud-ovest si trovava invece la stanza riscaldata “Poelle”, qui si trova un affresco raffigurante le quattro Virtù Cardinali e lo stemma dei Duchi di Savoia.
Il secondo piano, non accessibile, era raggiungibile solo attraverso una scala a chiocciola ed era riservato agli ospiti, alla servitù ed ai soldati, dal secondo piano si accedeva al tetto, dove si trovavano i camminamenti di ronda.
Di particolare interesse la Cappella del Castello, posta al primo piano, degni di nota un grande camino in pietra decorato con motivi geometrici, un crocifisso in legno realizzato dalla bottega del Maestro della Madonna di Oropa, gli affreschi raffiguranti Santi e Apostoli, una Crocifissione, il più importante, una Madonna della Misericordia. Quest’ultimo affresco è molto interessante, ai piedi della Madonna infatti, protetti dal suo lungo martello, sono riportati due gruppi di fedeli divisi in due gruppi, laici e religiosi, in mezzoa questi gruppi è possibile riconoscere alcuni importanti personaggi dell’epoca, Papa, Imperatore, alcuni membri della famiglia Challant.

Storia del Castello

Vista la sua posizione, su una collina circondata da verdi prati, è probabile che un tempo qui vi esistesse una villa romana. Le prime notizie riguardanti l’esistenza di un castello risalgono al 1242, quando in un documento ufficiale, viene citato un Castrum Fenitii come proprietà del Visconte di Aosta Gotofredo di Challant.
L’aspetto attuale del castello risale però ai lavori realizzati tra il 1320 e il 1420, quando gli venne conferita la forma pentagonale e venne aggiunta la cortina muraria. Il castello visse un periodo di grande crescita sotto Bonifacio I di Challant, ma alla sua morte, avvenuta nel 1426, iniziò un periodo di declino per la famiglia Challant e di conseguenza anche per il castello. I suoi successori si limitarono a commissionare piccoli interventi (sopratutto affreschi) ma non si interessarono a curare la struttura dell’edificio. Nel 1705, dopo la morte dell’ultimo esponente della famiglia Chammant, Antonio Gaspare Felice, il castello venne ereditato dal cugino Giorgio Francesco di Challant Châtillon che decise di venderlo al conte Baldassaree Saluzzo di Paesana per saldare i suoi debiti. Prosegue così il periodo di decadenza del castello che continuerà a passare di famiglia in famiglia, passando a Pietro Gaspare Ansermin e Michele Baldassarre Rosset di Quart. Nel 1895 il castello venne acquistato dallo Stato Italiano e da questo momento iniziano importanti opere di restauro del maniero, per riportarlo al suo antico splendore.
Dal 1896 il castello è divenuto Monumento Nazionale ed è di proprietà dell’Amministrazione Regionale della Valle d’Aosta.

Contatti Castello di Fenis Aosta

Castello di Fénis
11020 FENIS (AO)
Telefono: (+39) 0165 764263 Fax: (+39) 0165 764044

Castello di Fenis Orari di Apertura

Aprile – Settembre 09.00 – 19.00 tutti i giorni
Ottobre – Marzo 10.00 – 13.00 e 14.00 – 17.00 (Chiuso il lunedì)

Fenis Castello Prezzi Ingresso

Intero € 7,00
Ridotto 5,00
Minori € 2,00
Gratuito per bambini sotto i 6 anni, portatori di handicap e accompagnatori, insegnanti e accompagnatori scolaresche

Le recensioni dei viaggiatori

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